Alle porte di Eurovisione viene lanciato il remix di “Espresso Macchiato” che unisce Tommy Cash e Tony Effe.
L’artista estone Tommy Cash ha lanciato Espresso Macchiato nel dicembre 2024, un brano che ha rapidamente guadagnato popolarità (quantomeno nel nostro Paese, non sappiamo a dire il vero fuori dall’Italia) con decine di milioni tra visualizzazioni su YouTube e creazioni su TikTok.
L’originale mescola ironia e stereotipi culturali e ha spaccato l’Italia fra chi ne ha apprezzato il sound e l’estetica, pensando che alla fine Espresso Macchiato non fosse altro che un tributo, e chi ha accusato l’artista baltico (che nasce come writer) di ridicolizzare il Paese, con tanto di richieste di esclusione da eventi ufficiali.
Ma sappiamo come funziona, ciò che all’inizio piace a pochi alla fine può piacere a (quasi) tutti e così Tommy Cash si trova da tempo nella classifica Viral 50 italiana di Spotify e il Bel Paese ha deciso di adottare l’artista, con tributi di vario tipo.
Tra i tributi, come non pensare alle “nonne” di Ostuni, protagoniste di un video virale in cui danzano sulle note del brano (poi portate da Tommy Cash sul palco del concerto del Primo Maggio tarantino), o le centinaia di video con balletti più o meno cringe su TikTok.
Tra i tributi, in ultimo, non possiamo citare il remix uscito il 9 maggio 2025 allo scoccare della mezzanotte: parliamo del remix ufficiale di Espresso Macchiato, in collaborazione con Tony Effe, volto noto della scena trap italiana, e del sempre talentuoso producer Sick Luke.
La collaborazione era nell’aria, dopo settimane di contenuti condivisi sui social dai due artisti, tra tributi vicendevoli (come quello di Tommy Cash che finge di cantare Damme ’na mano davanti a Tony Effe) e foto assieme, come la cover ufficiale del brano, diffusa via Instagram, che mostra i due artisti mentre si preparano a gustare un piatto di spaghetti al sugo, entrambi vestiti in abiti eleganti.
La caricaturalità (volontaria o involontaria che sia) è la cifra che li accomuna, così come il destino artistico: dapprima apprezzati da pochi, sono divenuti nel tempo quasi culto (e sembra un destino assolutamente coerente, nei tempi del brain rot).
Non solo remix ed Eurovision: qualche giorno or sono ha fatto discutere la dichiarazione di Tommy Cash mentre si trovava in tour promozionale in Italia proprio in vista del contest musicale continentale.
Intervistato dal collettivo di videomaker The Journalai, l’artista baltico ha rifiutato di cantare ‘Bella ciao’. Alla domanda se conoscesse il brano, l’artista ha confermato con un semplice “sì”, ma ha declinato l’invito a cantare la canzone, rispondendo con un sorriso beffardo: “Bella Ciao non è la mia canzone”.
Tommy Cash, che in ‘Espresso Macchiato’ però canta “Ciao Bella” tra una parola e l’altra in un dubbio italiano, dimostra di apprezzare solo una parte dell’italianità (quella crassamente stereotipata) e che tendenzialmente nei paesi baltici (area che in totale conta 4 milioni e mezzo di anime, meno della Sicilia, ma che vuole dettare le linee politiche d’Europa) non si apprezza una certa parte di storia.
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