A sei anni, un agente propose a DiCaprio di cambiare nome per sembrare meno “etnico”. L’attore rifiutò, preservando la sua identità.
Leonardo DiCaprio è uno dei volti più riconoscibili del cinema internazionale, celebre per interpretazioni in film come Titanic, Inception, Revenant – Redivivo e Killers of the Flower Moon (giusto per citare alcuni dei tanti film in cui ha lavorato). Con sei nomination agli Oscar e una vittoria nel 2016 come Miglior Attore grazie a Revenant, la sua carriera è un inanellarsi di successi.
Tuttavia, agli albori del suo percorso artistico, un dettaglio avrebbe potuto cambiarne radicalmente il suo destino (la sua identità, sarebbe meglio dire): Hollywood, infatti, avrebbe voluto cambiare il suo nome – e la ragione è quantomeno assurda.
È un retroscena che ormai ha una trentina d’anni ma che in pochi conoscono. In un’intervista del 1995 al Late Show with David Letterman, un giovane DiCaprio (l’oggi splendido cinquantenne allora aveva vent’anni) raccontò un episodio significativo della sua infanzia. All’età di sei anni, durante i primi tentativi di entrare nel mondo dello spettacolo, un agente gli suggerì di adottare un nome più “americanizzato” per facilitare l’ingresso nell’industria cinematografica:
“La prima volta che cercai un agente, avevo sei anni, quasi sette. Non ci riuscii perché volevano cambiarmi il nome in Lenny Williams. Pensavano che il mio nome fosse troppo etnico, così lo scomposero: Leonardo diventava Lenny. Il mio secondo nome è Wilhelm, quindi lo trasformarono in Williams. Io non volevo. Il nome tedesco viene da mia madre, e mio padre è italiano, quindi eccolo lì”. (Di seguito, lo spezzone del video in cui racconta il retroscena).
Il suggerimento dell’agente rifletteva una tendenza diffusa a Hollywood, dove nomi considerati “troppo etnici” venivano spesso modificati per adattarsi a standard percepiti come più commerciabili. DiCaprio, però, rifiutò il cambiamento, scegliendo di mantenere il proprio nome e, con esso, la propria eredità culturale (cosa che, a noi italiani, non può che fare grosso piacere).
Dopo alcune apparizioni in serie televisive come Genitori in blue jeans, il giovane attore ottenne il suo primo ruolo cinematografico significativo in Buon compleanno Mr. Grape (1993), che gli valse la sua prima candidatura all’Oscar. Da lì la sua carriera decollò e “Leonardo DiCaprio” divenne più che un nome – quasi un brand sinonimo di successo.
La decisione di DiCaprio di restare fedele al proprio nome non solo ha preservato la sua autenticità ma ha anche contribuito a definire la sua immagine pubblica di attore americano con chiare discendenze italiane (e ben sappiamo che non sono pochi i mostri sacri dell’industria cinematografica statunitense ad avere origini del Bel Paese).
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